Torneo del colesterolo 9° edizione Santa Jona 17-18/11/2018

a cura di Ivano Pedrinzani

Domenica 18/11 alle 11.15, con tre auto che tornano mestamente verso Roma e verso gli impegni quotidiani, è andata in archivio l’ennesima edizione del Torneo del Colesterolo.

Nato nel 2010, in occasione dell’anniversario del 1 anno di apertura della Scuola Popolare, il Torneo del Colesterolo da festeggiamento una tantum si è trasformato in un appuntamento fisso con cadenza annuale, atteso con ansia e giunto lo scorso week end alla sua nona edizione.

Tutti gli anni, in un week end della prima metà di novembre (la Scuola ricordiamo fu fondata il 07 novembre del 2009), soci fondatori, vecchi soci e qualche new entry o ospite d’onore si riuniscono in una baita di montagna vicino a Roma (Santa Jona, frazione di Ovindoli) e danno vita al più agognato, agguerrito, alcolico e grasso (capirete poi perché) torneo chiuso ad inviti, ahimè con numero cappato a 8, pari alla disponibilità dei letti.  Il parterre dei giocatori è sempre stato di ottimo livello considerato che hanno iscritto il loro nome tra i partecipanti il GM Luca Shytaj (peraltro vincitore di 5 edizioni), il Maestro Internazionale Pierluigi Piscopo, il Maestro Alessandro Della Corte.

Il nome “del Colesterolo” deriva-come facile intuirsi- dall’abbondanza delle salsicce che fanno da cornice all’evento; il nume tutelare al quale il torneo è dedicato e la cui figura compare sulla lettera di invito/convocazione è ovviamente Superciuk chiamato in causa dal fiume di vino che scorre tra le scacchiere. Il programma dell’evento è ormai fisso e collaudato: arrivo nella sede di gioco verso le 16 del sabato (il sottoscritto provvede ad arrivare prima per avviare i riscaldamenti, accendere il camino e scaricare le immense vettovaglie necessarie al buon esito).

Tutto è pronto

Inizio del torneo all’italiana per complessivi 14 turni (tutti giocano con tutti di bianco e di nero),cerimonia di premiazione del vincitore e -ben più sentita-  consegna del cucchiaio di legno all’ultimo arrivato che si assicura così sanguinose prese in giro da parte di tutta la Scuola per i 12 mesi successivi. A seguire sbraciata finale che oscura i fastidi Pantagruel. La mattina dopo, diradatasi i fumi, ripartenza per Roma.

Inutile dire che durante il torneo -e prima della sbraciata finale- formaggi, salumi e brindisi (almeno uno prima di ogni turno per richiedere la benevolenza di Superciuk per la partita che segue) allietano la tenzone….e rendono precario il livello di gioco degli ultimi turni.

Questo il canovaccio tipico dell’evento sul quale si incastonano una miriade di aneddoti passati e presenti il cui ricordo ancora ci fa sorridere: Pardo che si alza sconsolato dalla scacchiera dopo aver subito una dura sconfitta in poche mosse dal MI Piscopo dicendo afflitto e serio: “mi ha confutato e4”; l’espressione da Oscar (la definizione è di Shytaj) di Ezio che si vede assegnato il cucchiaio dopo una bruciante sconfitta per mossa irregolare (ahi l’alcol) all’ultimo turno; il CM Blonna,che definiamo alticcio con un eufemismo, che si aggira a fine torneo e fine sbraciata alle 3 di notte desideroso di spiegare il matto di Lucena ad un pubblico di nottambuli anch’essi con tasso alcolico tutto da verificare e molto più simili a zombie che a giocatori di scacchi.

Cosa ricordare di questa nona edizione? Innanzi tutto il nuovo cucchiaio Andrea Giovannelli che va incontro ad un anno veramente difficile; il podio dato da Alessandro Della Corte vincitore con 13 punti (12 vinte e 2 patte…ah inutile dire che vince una bottiglia di barolo),

Il vincitore Alessandro della Corte con in mano la bottiglia di barolo

Pedrinzani 12 punti (11 vinte, 2 patte, 1 sconfitta), Peccheneda 9 punti. Della Corte vince anche una bottiglia di vin santo avendo indovinato il podio finale, bottiglia generosamente ceduta a scopo di conforto (se mai possibile) al cucchiaio. Ma un ruolo da protagonista si ritagliano anche le 11 braciole e 20 salsicce finite sulla brace, la mezza forma di pecorino, i 2 salami aquilani e la miriade di bottiglie di vino (tutte rigorosamente doc e scelte durante l’anno per la degustazione dal sottoscritto). Aneddoto di questa edizione? Finito il torneo,finita la sbraciata e finita l’analisi di una interessantissima partita giocata da Della Corte recentemente a Firenze, il sottoscritto verso l’1,30 se ne è andato a letto.

Analisi all’1,20. L’ex cucchiaio (ed.2015) Fanelli in felpa di ordinanza dà i primi segnali di stanchezza

Alle 4,48 (ricordo l’ora sul display dell’orologio) mi sveglio e vedo il riverbero di una luce che viene dal basso (la casa è su due piani). Sicuro che alcuni confratelli della congrega di Superciuk siano andati a letto dimenticando la luce accesa scendo per spegnere e cosa trovo: Pardo e Peccheneda che ancora imperterriti stanno giocando davanti al camino e vicino a loro Della Corte con una faccia indimenticabile.Mi guarda e mi dice sconsolato: “ero sceso per bere un bicchiere d’acqua, li ho trovati qua che giocavano e ora mi chiedono di analizzare questo finale di torre e pedoni….e non ho nemmeno gli occhiali”.

Chiudo con un doveroso messaggio di speranza e di incoraggiamento per Giovannelli. Il cucchiaio di legno che ti accompagnerà per i prossimi 12 mesi è un fardello pesante da portare, alcuni prima di te hanno visto infranto  il proprio equilibrio psicologico (c’è chi si svegliava la notte urlando dopo un incubo sui lazzi che lo attendevano alla Scuola), altri hanno vista distrutta la propria carriera scacchistica (come non ricordare la performance negativa del cucchiaio uscente Bruni al recente torneo di  Vignola), ma c’è anche chi come la fenice è riuscito a risorgere dalle proprie ceneri, come Peccheneda che, dopo aver visto i demoni che affollano il baratro del cucchiaio, è riuscito a risalire e -ancora in carica- a guadagnare una categoria. L’augurio che ti faccio è che tu riesca a  trovare la stessa forza per reagire……intanto comunque non dimenticare che sei un cucchiaio😊

Il terribile cucchiaio di legno

Appuntamento per tutti a novembre2019, sarà l’edizione del decennale e chi organizza cercherà di stupire con effetti speciali.