Pochi giorni ancora e si apre il palcoscenico sul 3° Festival Internazionale di Scacchi “Roma Città Aperta”.
Questa manifestazione ha sancito il ritorno dei grandi scacchi nella Capitale dopo troppi anni di assenza. Oggi possiamo affermare senza false modestie che Roma Città Aperta è “il torneo di Roma”,il più importante nella Capitale e uno dei maggiori in Italia e ci auguriamo possa essere sentito e vissuto come il proprio da tutti gli scacchisti romani; del resto è con tale obiettivo che lo progettammo nel 2016.
Dal 2 al 9 dicembre sono previsti un torneo A, uno B, uno “Under 16” di qualificazione CIG, da ultimo ci sarà un “Blitz FIDE” il giorno 9. Sede di gioco è l’Hotel Eurostars Roma Aeterna in Piazza del Pigneto 9/A. 9 i turni di gioco (7 per l’Under 16). Direttore di gara è Piero Arnetta.
Nelle due edizioni precedenti la manifestazione ha saputo confermarsi sia come numero di partecipanti (mediamente 170) sia nel suo carattere internazionale (presenti giocatori provenienti da 30 nazioni e 4 Continenti) con un tasso tecnico molto alto (12 i Grandi Maestri e 8 i Maestri Internazionali presenti in media nelle due edizioni precedenti, con una media Elo dei primi 15 di tabellone di circa 2540 punti).
Anche quest’anno confermeremo sicuramente (considerando le pre-iscrizioni) la performance degli anni precedenti. Nuovi forti campioni e vecchie conoscenze,ormai nostri amici, si contenderanno il titolo sulle sette scacchiere elettroniche di cui disponiamo e che permetteranno di seguire online le partite sul nostro sito www.scuolapopolarediscacchi.com e su altri siti specializzati.
Nel 2017 vinse nel gruppo “A” il GM turco Emre Can, davanti a Bogner, Solodovnichenko, Liang eBracker.
Ma, come amiamo sempre ripetere, per noi della Scuola Popolare, gli Scacchi non sono solo un gioco o uno sport, sono molto di più; quindi permettetemi di spiegare perché “Roma Città Aperta” e perché al Pigneto.
Gli organizzatori (la Scuola Popolare di Scacchi di Roma) hanno voluto far proprio il motto della Federazione Scacchistica Internazionale “Gens Una Sumus”, parole che oggi suonano sempre attuali ma che necessitano di una nuova riaffermazione.Il fine di “Roma Città Aperta” è proprio questo: sottolineare lo spirito di accoglienza e fratellanza che anima noi organizzatori, che ha animato la Città nei periodi più difficili della sua storia e che speriamo la animino ancora nel difficile tempo presente.
Al Pigneto perché questo quartiere popolare di Roma, attualmente uno dei luoghi della “movida” romana, rimane orgoglioso della sua Storia. Oggi le decine di stradine, spesso nascoste, sono piene di ristoranti dove assaporare la vera cucina romana e di osterie dove bere un buon vino con gli amici. Ma questa borgata, sorta senza un piano regolatore e cresciuta disordinatissima con l’immigrazione povera del centro sud e ai nostri giorni con l’immigrazione dai paesi più poveri del globo, ha la sua anima ancora nel susseguirsi di orti, casette e officine che ne fecero a suo tempo la casa del proletariato e dei poveri manovali a giornata, che per sfuggire alla legge ed evitare l’abbattimento dovevano costruire la casa in una notte.
E mentre Roma con il boom economico cambiava la fisionomia delle periferie con palazzoni e prati incolti, il Pigneto rimaneva un’isola destinata ad attrarre i Grandi Maestri del neorealismo italiano e a trasformarsi in un gigantesco set a cielo aperto. In Via Montecuccoli, Rossellini girava appunto il capolavoro “Roma Città Aperta”, le limitrofe Via Alberto da Giussano e Via Fanfulla da Lodi venivano scelte da Luchino Visconti per “Bellissima” con Anna Magnani, e da Pier Paolo Pasolini con “Accattone”,mentre l’esigenza degli ultimi della società di costruire in una notte la loro baracca veniva raccontata da De Sica ne “Il tetto”. Tutto questo rimane oggi nella edilizia rimasta fedele alle origini, nelle numerose targhe che ricordano il tributo di sangue che questo quartiere versò per la Libertà come covo (e non poteva essere altrimenti) dei Partigiani e della Resistenza, nei murales che spuntano un po’ ovunque, nella multi etnicità che lo caratterizza nei giorni nostri.
Scriveva Pasolini: “Erano giorni stupendi, in cui l’estate ardeva ancora purissima, appena svuotata un po’ dentro, dalla sua furia. Via Fanfulla da Lodi, in mezzo al Pigneto, con le casupole basse, i muretti screpolati, era di una granulosa grandiosità, nella sua estrema piccolezza”.
E’ con questo spirito che vi attendiamo, nella consueta cornice dello Hotel Eurostars Roma Aeterna, facendovi giocare un torneo di alto livello all’altezza della grandezza e bellezza della nostra amata città, in uno dei quartieri romani più sinceri e popolari.
Alle competizioni sportive (Festival, Blitz, Campionato a squadre CSEN) per le quali rimando al nostro sito: www.scuolapopolarediscacchi.it (vi ricordo che le iscrizioni sono ancora aperte), si affiancheranno le molte iniziative collaterali organizzate.
Innanzitutto la proiezione del film (preceduto da una breve presentazione dello storico Davide Conti) “Roma Città Aperta” del 1945, diretto da Roberto Rossellini con Anna Magnani e Aldo Fabrizi, vincitore al Festival di Canne 1946, dove ottenne il Gran Prix come miglior film. Quel film ricevette una candidatura al Premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale e vinse due Nastri d’argento perla migliore regia e la migliore attrice non protagonista (Anna Magnani). È stato in seguito inserito nella lista dei migliori 100 film da salvare e oggi disponiamo finalmente della sua versione restaurata.
Poi segnalo la presentazione di libri, la lettura di poesie,l’incontro tra educatori insegnanti e istruttori di scacchi, la mostra di quadri a tema scacchistico. Infine non mancheranno momenti di gioco ludico e di convivialità e amicizia.
Vi aspettiamo….
Massimo Carconi per la ASD Scuola Popolare di Scacchi di Roma