Promosso dal C.S.E.N. – Centro Sportivo Educativo Nazionale – con la partecipazione della SCUOLA POPOLARE DI SCACCHI DI ROMA, è finanziato dall’ Impresa Sociale Con i Bambini.
Coinvolgerà oltre diecimila minori di 14 regioni italiane, con un investimento di due milioni e duecento mila euro
Oltre diecimila minori dai 6 ai 14 anni, quattordici regioni (Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Lazio, Umbria, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia), ventitrè istituti scolastici, quattordici associazioni sportive, dieci organizzazioni del Terzo settore, due milioni e duecento mila euro di investimento per tre anni di attività.
E’ la realtà di “Scacchi Metafora Educativa” (SME), il più consistente progetto di promozione sociale basato sul gioco degli scacchi mai realizzato in Italia. Il progetto nella Regione Lazio sarà gestito dalla Scuola Popolare di Scacchi di Roma che ha messo in campo una squadra di indubbia competenza: Referente del Progetto per la Regione Lazio sarà il componente del Direttivo della Scuola: Paolo Andreozzi che sarà affiancato per la parte gestionale e amministrativa da Paolo Pellegrini, altro componente del Direttivo della Scuola.
Il progetto è stato selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione CON IL SUD. www.conibambini.org
Il progetto è guidato dal Centro Sportivi Educativo Nazionale C.S.E.N., (primo ente di promozione sportiva in Italia che rappresenta oltre 15.000 associazioni sportive e associazioni di promozione sociale), che dopo anni di iniziative sparse in Italia è riuscita a coordinare la presentazione di un progetto vincente. www.csenprogetti.it
Il progetto SME non intende “soltanto” diffondere l’insegnamento degli scacchi a scuola, ma parlare direttamente ai minori, alle famiglie e agli operatori del settore educativo, offrendo loro uno strumento pedagogico di aggregazione e di straordinaria efficacia inter-generazionale, soprattutto sul piano relazionale e sociale.
Si imparerà a giocare e si giocherà tra compagni di scuola, tra genitori e figli, tra nonni e nipoti. Verranno organizzati tornei, ma anche seminari di studio per docenti, in modo da rendere evidente come le articolate dinamiche appartenenti alla scacchiera, con il relativo intreccio di regole e assunzioni di responsabilità individuale, non siano altro che una efficace metafora che riflette, e quindi aiuta ad affrontare, la vita reale.
La sfida del progetto è stata avviata a giugno 2020, con l’obiettivo finale di realizzare, in ogni territorio, un “Centro stabile di promozione educativa” gestito da una “Rete educativa scacchi”, coordinata a livello nazionale e che utilizzi il gioco degli scacchi come strumento educativo per favorire la responsabilità individuale, l’esercizio della critica, la cooperazione e la perseveranza tra i giovani.
Il primo appuntamento del progetto si è concluso il 10 settembre 2020 a Susa (TO) per la formazione nazionale degli insegnanti di scacchi che gestiranno i laboratori di attività con i minori. Per la Scuola Popolare di Scacchi di Roma hanno ricevuto l’attestato di partecipazione, in rappresentanza della Regione Lazio: Domenico Bonavena, Vincenzo Costabile, Roberta Gatta, Giacomo Alessandrini e Deborah Ferlazzo. L’evento di avvio delle attività con le scuole è in programma per Gennaio 2021.